Sta nevicando e mi sovviene...

Neve

Neve che turbini in alto e avvolgi
le cose di un tacito manto.
neve che cadi dall'alto e noi copri
coprici ancora,all'infinito:Imbianca
la città con le case,con le chiese,
il porto con le navi,
le distese dei prati.....

(U. Saba)

C'è sempre un motivo dietro alle scelte che facciamo

I nostri protagonisti si addentrano in una foresta di querce ma non è un caso, ho scelto apposta questi alberi.
Ho un ricordo preciso legato alla mia infanzia: mi rivedo mentro gioco intorno a una mestosa quercia. Ero affascinata da quell'albero meraviglioso perchè mi trasmetteva delle forti sensazioni, tanto che mi veniva spontaneo parlargli, come se fosse una persona.
Ero molto piccola, quattro o cinque anni, ma il ricordo è ancora vivo nella mia memoria. Per questo ho pensato di dedicargli un piccolo spazio nel mio racconto.

Un altro piccolo anticipo di ciò che leggerete

La foresta si parava dinanzi a loro buia e imperscrutabile. Evon e Andrea alzarono gli occhi al cielo per vedere ancora una volta il sole prima di avventurarsi in quell’oscurità. Si scambiarono uno sguardo complice, strinsero le sacche sulle spalle e si addentrarono.

Breve estratto...

"Evon sbirciò dall’anta socchiusa, la stanza era vuota. Rimase appostato per un po’ ma era talmente teso che non riusciva a stare fermo, così decise di balzare fuori e fare un giro per la camera."

Grazie Adriana

http://libriemergenti.blogspot.com/

27 Gennaio: Giornata della Memoria

Se questo è un uomo


Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi, alzandovi.
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.

Primo Levi

Piccolo estratto...

...A notte fonda Evon sgattaiolò fuori dal letto, attento a non fare rumore per non svegliare i suoi genitori. Attraversò di corsa il giardino, grato che ci fosse la luna piena a illuminare la strada, e dopo una lunga camminata giunse al vecchio pozzo abbandonato. Sarebbe passato da lì per raggiungere il mondo degli umani. Guardò la luna specchiarsi sulla superficie dell’acqua, recitò la formula magica e dopo qualche istante sentì una fresca brezza avvolgerlo...

http://www.giannirodari.it/

Incipit

Andrea stava perlustrando la sua stanza palmo a palmo ma niente, l’automobilina era sparita. Eppure poco prima era lì sulla mensola, in bella mostra insieme agli altri modellini.

Perchè "Chapas" ?

Sapete come mi è venuta in mente la parola “chapas”?
E’ una mia rivisitazione del termine dialettale milanese “ciapare” che significa “prendere”.
Evon, uno dei protagonisti, è un chapas che sottrae oggetti dalla stanza di Andrea, l'altro protagonista.

Ogni spunto è buono per un racconto di fantasia.

Filastrocca del giorno

Alla formica (G.Rodari)

Chiedo scusa alla favola antica,
se non mi piace l'avara formica.
Io sto dalla parte della cicala
che il più bel canto non vende, regala.

L'ispirazione all'improvviso...

L'ispirazione giunge fulminea, come uno schiocco di dita, quando meno te lo aspetti. E come un fulmine ti folgora e ti dà la carica. Devi scrivere in fretta, perchè le immagini che si susseguono nella tua testa corrono veloci, tanto che la mano fatica a stargli dietro...


Questo racconto nasce così, per caso, per gioco.
Da giorni cercavo due anelli, per me molto importanti. Ero certa di averli riposti da qualche parte in casa ma non riuscivo proprio a ricordare dove. Così mi balenò un'idea (infantile ma carina):
un folletto si era introdotto in casa mia e vedendoli aveva deciso di portarli con sè. Forse aveva preso anche il mio elastico per capelli qualche giorno prima...e così via, immaginavo scene in cui questo esserino, di tanto intanto, s'intrufolava di nascosto in casa per prendere qualche piccolo oggetto.
Allora, un po' su fogli di carta e un po' sul PC, iniziò a prendere vita "Andrea e il Mondo dei Chapas".

Estratto Primo Capitolo

...Era come se questa fosse sparita nel nulla.
Inizio a credere che ci siano i fantasmi in questa stanza, disse
tra sé Andrea sconsolato, com’è possibile che sparisca sempre
qualcosa?
Così pensando gli balenò un’idea: che fosse stato davve...ro
qualcuno a portarla via dalla sua cameretta? Già, ma chi? Per
tutto il pomeriggio era stato in camera sua, si sarebbe di certo
accorto se fosse entrato qualcuno.
Andrea tornò alla mensola vicino alla finestra, tolse tutte le
auto e nel farlo notò una strana luce proprio nel punto in cui
fino a poco tempo prima era appoggiata la macchinina: col
riflesso del sole si vedeva una strana polverina lucente.
Ma che roba è questa? Sembra porporina ma è più sottile e
soffice, mi fa venire in mente della polvere magica. Ma che
sciocchezze mi vengono in mente! Eppure, è una polvere
strana, come può essere finita qui? Guarda caso proprio nel
punto in cui avevo messo l’auto nuova. Però, perché no? Non
è un’idea tanto assurda forse, ne parlano in un sacco di storie.
In effetti esistevano un’infinità di racconti su maghi, fate e
folletti. Doveva pur esserci un briciolo di verità se così tanti
scrittori ne avevano narrato le vicende, no? Insomma non era
un’ipotesi da scartare definitivamente.

Quarta di copertina

"Evon è un Chapas, proveniente da un mondo parallelo, in visita sulla Terra per studiare la vita degli umani.
Andrea è un bambino curioso, con la testa sulle spalle. L’incredibile viaggio di un ragazzo nella terra dei Chapas, dove l’Eremita li guiderà e li istruirà per sconfiggere Persifer, il nemico di tutte le razze."